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San Marcello

34° GIORNATA PER LA VITA


Quando ho incominciato a scrivere ho immaginato un bambino appena nato che muove insistentemente le gambine, proprio come mio nipote Luca, che ha 10 mesi e non sta mai tranquillo, ti fa tanta tenerezza! Io penso che diventerà o un calciatore o un ballerino (nel secondo caso mio fratello non sarebbe molto contento) come Simona Atzori.

Lei racconta che quando nacque fu una sorpresa per i suoi genitori perchè non aveva le braccia, ma l’hanno accolta con gioia infinita. Temevano che non sopravvivesse, ma da quel momento l’hanno sempre fatta sentire amata e questo è stato molto importante per lei. Simona dice che la vita è un dono straordinario e non va sprecata,  afferma che quando hai un dono sei felice e quindi consiglia di non arrendersi alle prime difficoltà, di non scoraggiarsi mai perchè, anche se ti manca qualcosa puoi comunque essere felice. Ricorda spesso le parole di Giovanni Paolo II: ” Prendete la vita nelle vostre mani e fatene un capolavoro”. Quando le chiedono se desidererebbe avere le braccia lei risponde di no, perchè in quel caso non sarebbe la stessa persona e non avrebbe fatto le stesse cose.

Questo mi fa pensare al libro che ho incominciato a leggere qualche giorno fa di Martin Buber “Il cammino dell’uomo”, nel quale il Megghid spiega che con ogni uomo viene al mondo qualcosa di nuovo che non è mai esistito, qualcosa di primo e unico. Ciascuno ha l’obbligo di riconoscere e considerare che lui è unico al mondo nel suo genere, e che al mondo non è mai esistito nessun uomo identico a lui. Ogni singolo uomo deve portare a compimento la propria natura. Ciascuno è tenuto a sviluppare e dar corpo a questa unicità e irripetibilità, non invece a rifare ancora una volta ciò che un altro – fosse pure la persona più grande – ha già realizzato.

Perciò dobbiamo riscoprire il vero valore della vita e fare in modo che venga rispettato chi è più debole e indifeso. Dobbiamo ascoltare chi ci è accanto e fargli sentire il nostro sostegno, in modo che nei momenti più difficili non si senta solo.

Allego la lettera dei vescovi che in occasione di questa giornata ci hanno scritto.

Maria

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