La risurrezione di Gesù “è quasi la prima esplosione d’un vulcano, a indicare come nell’intimo del mondo già arda il fuoco di Dio, che avvolgerà ogni cosa d’una beata incandescenza nel suo fulgore. Già sono liberate dal centro e dal cuore del mondo, in cui egli penetra scendendo nella morte, le energie nuove d’una terra trasfigurata, già nell’intimo più riposto di tutto il reale, la caducità, il peccato e la morte sono vinti. Occorre ancora solo il breve intervallo che chiamiamo storia “post Christum natum”, perché universalmente, non solo nel corpo di Cristo, venga a manifestarsi ciò che in realtà è ormai accaduto” (Karl Rahner).
“I cieli nuovi e la nuova terra” iniziano in un “come…così”. Prepariamoci alla Liturgia della Parola di questa 5^ Domenica di Pasqua.
Ciao a tutti.
Filippo
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