Domenica mi hanno consigliato di vedere la trasmissione: "Sulla via di Damasco" su Rai tre, tra le altre cose parlavano di Papa Francesco e della sua omelia del 5 settembre 2021, raccontavano della guarigione del sordomuto. Mi è piaciuto ciò che ho sentito e sono andata a rileggerla.
Papa Francesco diceva che tutti abbiamo orecchi ma tante volte non riusciamo ad ascoltare perchè c'è una sordità interiore e quella è peggiore della fisica, perchè è la sordità del cuore, ma possiamo chiedere a Gesù di risanarla.
Presi dalla fretta, da mille cose da dire e da fare non troviamo il tempo per fermarci ad ascoltare chi ci parla. Rischiamo di diventare impermeabili a tutto e di non dare spazio a chi ha bisogno di ascolto.
Penso ai figli, ai giovani, agli anziani, a molti che non hanno tanto bisogno di parole e di prediche, ma di ascolto.
Chiediamoci: come va il mio ascolto? Mi lascio toccare dalla vita della gente, so dedicare tempo a chi mi sta vicino per ascoltare? Questo è per tutti noi ma in modo speciale per i preti, per i sacerdoti. Il sacerdote deve ascoltare la gente, non andare di fretta, ascoltare..., e vedere come può aiutare, ma dopo aver sentito.
E tutti noi: PRIMA ASCOLTARE E POI RISPONDERE!
Pensiamo alla vita in famiglia: quante volte si parla senza prima ascoltare, ripetendo i propri ritornelli sempre uguali! Incapaci di ascolto diciamo sempre le solite cose, o non lasciamo che l'altro finisca di parlare, di esprimersi e noi lo interrompiamo. La rinascita di un dialogo, spesso, passa non dalle parole, ma dal silenzio, dal non impuntarsi, dal ricominciare con pazienza ad ascoltare l'altro, ascoltare le sue fatiche, quello che porta dentro. La guarigione del cuore comincia dall'ascolto. Ascoltare e questo risana il cuore. "Ma padre c'è gente noiosa che dice sempre le stesse cose..." Ascoltali. E poi, quando finiranno di parlare, dì la tua parola, ma ascolta tutto.
E lo stesso vale per il Signore. Facciamo bene a inondarlo di richieste, ma faremmo meglio a porci innanzitutto in suo ascolto. Gesù lo chiede. Nel Vangelo quando gli domandano qual è il primo comandamento, risponde: "Ascolta Israele". Poi aggiunge il primo comandamento: "Amerai il Signore Dio con tutto il cuore e il prossimo come te stesso" (Mc 12, 28-31). Ma anzitutto: "Ascolta Israele". Ascolta, tu. Ci ricordiamo di metterci in ascolto del Signore? Siamo cristiani magari, ma tra le migliaia di parole che sentiamo ogni giorno, non troviamo qualche secondo per far risuonare in noi poche parole del Vangelo.
Gesù è la Parola: se non ci fermiamo ad ascoltarlo, passa oltre. Se non ci fermiamo per ascoltare Gesù, passa oltre.
S.Agostino diceva:" Ho paura del Signore quando passa". E la paura era di lasciarlo passare senza ascoltarlo. Ma se dedichiamo tempo al Vangelo, troveremo un segreto per la nostra salute spirituale. Ecco la medicina: ogni giorno un po' di silenzio e di ascolto, qualche parola inutile in meno e qualche Parola di Dio in più. Sempre con il Vangelo in tasca che aiuta tanto (beh ora non abbiamo più scuse, lo troviamo anche sul cellulare che abbiamo sempre con noi!).
Sentiamo rivolta a noi oggi, come quel giorno del Battesimo, quella parola di Gesù: "Effatà, apriti!" Apriti le orecchie, Gesù desidero aprirmi alla tua Parola; Gesù aprimi al tuo ascolto; Gesù guarisci il mio cuore dalla chiusura, guarisci il mio cuore dalla fretta, guarisci il mio cuore dall'impazienza.
La Vergine Maria, aperta all'ascolto della Parola, che in lei si fece carne, ci aiuti ogni giorno ad ascoltare suo Figlio nel Vangelo e i nostri fratelli e sorelle con cuore docile, con cuore paziente e con cuore attento.
Grazie Papa Francesco!!! I tuoi consigli sono sempre molto utili! Di solito siamo sempre molto disponibili ad ascoltare chi incontriamo fuori della casa ma poi ritorniamo e vogliamo riposarci, non ascoltiamo chi è in casa, quelli della famiglia.
Quando riporto le sue omelie vorrei sintetizzare, ma non riesco! E' tutto molto bello e importante!
Maria
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