Siamo sempre in ascolto dei «discorsi di addio» contenuti nel quarto vangelo, quelli pronunciati da Gesù alla fine della sua ultima cena con i discepoli, prima di essere arrestato sul monte degli Ulivi […] Gesù se ne va e certamente un giorno tornerà nella gloria, alla fine della storia; allora la sua Venuta si imporrà a tutti gli uomini e a tutta la creazione. Ma nel frattempo che intercorre tra la sua morte–resurrezione e la sua Venuta finale, Gesù viene quotidianamente nel cuore del credente che ama, che compie il comandamento nuovo. E affinché questo avvenga, durante la sua assenza fisica dovuta al suo dimorare presso il Padre, vi è da parte del Padre stesso un grande dono: lo Spirito santo, colui che ha funzione di Consolatore, di difensore, di «chiamato accanto» al credente. Lo Spirito ricorda tutto ciò che Gesù ha detto e fatto, rendendolo presente nella sua comunità e svolgendo la funzione di Maestro interiore capace di illuminare e guidare la vita di ogni cristiano […] Insomma, il cristiano non è mai solo, ma grazie allo Spirito santo è dimora, casa, tempio della Presenza di Dio (cf. 1Cor 3,16; 6,19). Di più, lo Spirito che rende possibile questa inabitazione del Padre e del Figlio nel cuore del credente, è lo stesso che ci rende consapevoli del dono lasciatoci da Gesù: «la sua pace», cioè la vita piena da lui vissuta, la vera vita. E così quella che era la pace di Gesù è ora divenuta la nostra pace. (Enzo Bianchi)
… come sempre: l’amore prima di tutto. Ecco le letture ed alcuni commenti d’autore per prepararci all’Eucaristia di domenica prossima. Ciao a tutti . Filippo
(nella foto: Duccio di Buoninsegna – Discorsi di addio)
——————————————————————
Comments