Oggi scrivendo l’avviso per mercoledì 18 ripensavo ad un po’ di anni fa, quando c’era don Lino e noi eravamo nel gruppo giovani. Una sera stavamo celebrando l’Eucarestia nel mercoledì delle Ceneri e un ragazzo del nostro gruppo che aveva incominciato a frequentare la parrocchia da poco mi si avvicinò e mi chiese: “Ma perché si impongono le ceneri, porta fortuna?”. Io in quel momento incominciai a ridere e non riuscivo a smettere, ma ripensandoci oggi pur sorridendo mi rendo conto che a volte partecipiamo ai riti religiosi ma non ne conosciamo il significato.
Così sono andata a fare una delle mie ricerche e ho trovato notizie:
La celebrazione delle ceneri nasce a motivo della celebrazione pubblica della penitenza, costituiva infatti il rito che dava inizio al cammino di penitenza dei fedeli che sarebbero stati assolti dai loro peccati la mattina del giovedì santo. Nel tempo il gesto dell’imposizione delle ceneri si estende a tutti i fedeli e la riforma liturgica ha ritenuto opportuno conservare l’importanza di questo segno.
La teologia biblica rivela un duplice significato dell’uso delle ceneri:
anzitutto sono segno della debole e fragile condizione dell’uomo;
ma la cenere è anche il segno esterno di colui che si pente del proprio agire malvagio e decide di compiere un rinnovato cammino verso il Signore.
La semplice ma coinvolgente liturgia del mercoledì delle ceneri conserva questo duplice significato che è esplicitato nelle formule di imposizione: “Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai” e “Convertiti e credi al Vangelo”. Inizialmente si usava la prima ma oggi viene utilizzata la seconda anche perché esprime meglio l’aspetto positivo della quaresima che con questa celebrazione ha il suo inizio.
Quindi ci incontriamo mercoledì 18 alle 13.30 per il digiuno e la preghiera comunitaria (insieme è più facile farlo, pregando non ci si accorge neanche della fame) e alle 19.30 per l’Eucarestia e l’imposizione delle ceneri.
Maria
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