Se vi capita di andare a Madrid dedicate una vostra visita al Museo del Prado e non perdetevi questo incontro: il Cristo crocifisso di D. Velasquez. Io ci sono stato due anni fa e sono rimasto a lungo davanti a questo capolavoro a grandezza reale, senza riuscire a capire se il mio batticuore dipendeva dall’opera d’arte o da Colui che vi era raffigurato.
Mi ha tolto il fiato, mi veniva voglia di abbracciarlo e, contemporaneamente, era come se ad abbracciarmi fosse lui … e mentre ero lì mi tornava in mente, prepotente, la terza domanda, sottintesa, del vangelo di questa domenica: ” Ma per te chi è quest’uomo, che cosa ti aspetti da lui, quanto veramente ha a che fare la tua vita con lui?”
E oggi trovo vere le parole di Ermes Ronchi: “Non sono le formule o le definizioni che trasmettono Cristo. Io so di Cristo solo ciò che ho vissuto di Cristo. Troppo nella chiesa hanno parlato coloro che non hanno vissuto. Hanno parlato bene, ma le belle idee sono pericolose, fanno più male che bene, se non diventano azione. Perché perfezionano le nostre difese contro le esigenze del vangelo e giustificano ogni mediocrità. Cristo non è uno che capisco, ma uno che mi attrae. Cristo non è uno che conosco, ma uno che mi afferra.”
Ciao a tutti.
Filippo
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