La Liturgia di questa 24a domenica del tempo ordinario -anno C – è semplice nel messaggio, ma proprio per questo ricca di materiale per la nostra riflessione settimanale. La prima lettura, il salmo, la seconda lettura e il vangelo sono concordi e unanimi: la natura di Dio è il perdono. Si potrebbe dire con una frase ad effetto: se Dio è Dio, non può che perdonare, oppure perdonare è il mestiere proprio di Dio. Prima di Gesù Cristo non se ne aveva coscienza profonda, ma sprazzi; con Gesù Cristo questa evidenza è diventata esplicita. Le letture infatti ci parlano della natura di Dio e della sua identità: come si riconosce il Dio della Bibbia? Quante volte noi diciamo: se Dio ci fosse! Perché Dio non si fa vedere? Se desse un segno della sua presenza, gli uomini crederebbero e via di questo passo. Siamo ciechi e non vediamo ciò che è semplice ed evidente: Dio è presente nel perdono […] perché Dio è il Perdono. Ogni volta che una persona compie un gesto o dice una parola di perdono, manifesta Dio in modo eminente e sovrabbondante. (Paolo Farinella, prete)
San Marcello
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