Questo gruppo nasce per sviluppare un approfondimento rispetto all’idea di un supermercato sociale a sostegno dei più deboli e degli ultimi. Come sempre e da molti anni le sigle non possono rendere a pieno l’idea, che per quanto belle nella loro terminologia, vanno sviluppati dei percorsi e delle pratiche che ne rendano possibile la realizzazione. Esistono già esperienze che si sono sviluppate, sopratutto lì dove la coscienza e la responsabilità hanno abbandonato definitivamente gli stereotipi e le belle parole, trasformandosi in pratiche consolidate e dove il bene comune, è rappresentato dalla partecipazione responsabile, fuori dai semplici ed inutili slogan, sopratutto elettorali.
La proposta con questo gruppo per il momento è la semplice ma necessaria valutazione sul se siamo in grado di cambiare la nostra storia in modo responsabile, senza mai più rimarcare l’inutile strada che in pochi e sempre i soliti si debbano adoperare per dimostrare che altre possibilità si possono scegliere.
L’idea del supermercato sociale parte da alcune semplici considerazioni:
il recupero dello spreco alimentare prodotto dalla grande distribuzione
il sostegno alle persone più deboli rese tali da questo sistema
il demolire e trasformare un’idea del mercato che provoca sempre più poveri
il sostenere le pance vuote, che da che mondo è mondo fa crescere la rabbia e limita di gran lunga le azioni ragionate contro un sistema che ha la grande colpa di non voler abbandonare la pratica degli omicidi di massa…
Siamo cresciuti in questi anni dietro l’illusione di tante belle parole, bene capiamo se riusciamo a trasformarle in buone e necessarie pratiche solidali e di crescita collettiva; l’incontro programmato per mercoledì 8 febbraio 2012 alle 19.30 presso l’Ekoinè di Bari vecchia( in strada Vallisa 79) è stato organizzato per capire quali strumenti abbiamo a disposizione, quale strategia economica e di partecipazione può contare questo percorso, se i numeri, perchè poi siamo sempre lì…i numeri della partecipazione concreta dovessero dirci che si può, allora andremo avanti, diversamente…ci saremo detti altre belle parole.
Un grazie di cuore a quanti vorranno comprendere e partecipare
Sergio Scarcelli
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