Obbedire alla Legge, compiere il proprio dovere non per amore, ma “per premio o per castigo, come i bambini; per sanzioni o per ricompense, come i paurosi” (E. Ronchi) è rimanere schiavi. Secondo l’interpretazione proposta quest’oggi, non è questo il tipo di servizio al quale Gesù ci chiama. Accogliere in noi per fede, l’Amore di “Colui che ci ama per primo” e trasformare progressivamente la vita nostra e della nostra Comunità operando secondo un amore simile al suo, cambia la nostra condizione da schiavi a “servi”. A Sua immagine e somiglianza. Come realizzare questo, penso che possa essere frutto della nostra costante disponibilità all’azione dello Spirito e a sudare quotidianamente per il bene degli altri. Se volete, parliamone in questo blog …
Buona domenica.
Filippo
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