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San Marcello

Trasformati dalla Grazia


Al compimento dei tempi, quando la comunità di Israele è ormai gravida di parola di Dio, accolta e assaporata attraverso la legge e i profeti, una coppia di ebrei sconosciuti accolgono il frutto del loro amore sponsale e fedele: Maria! Questa figlia di Israele è stata conosciuta da Dio prima di essere plasmata nel grembo di sua madre (cf. Ger 1,5; Gal 1,15) e, per grazia, si è sempre appoggiata a Dio, donandosi a lui totalmente. Maria è chiamata a essere casa del Signore, madre del Signore, luogo in cui il Figlio di Dio si fa uomo per essere fratello di tutti noi. E il Vangelo, che sul concepimento di Maria tace, ci aiuta a comprendere vocazione e identità di questa figlia dell’Israele fedele: Dio manda un messaggero da lei, giovane ragazza promessa come sposa a un discendente di David, Giuseppe, e la saluta come i profeti salutavano la città santa di Sion, la sposa di Dio: “Rallegrati, il Signore è con te! … Tu sei ripiena dell’amore gratuito di Dio … Tu sei gravida dell’amore di Dio effuso in te tramite lo Spirito santo… Tu concepirai un figlio che chiamerai Gesù, il Figlio del Dio Altissimo!” (cf. Lc 1,28.35.31-32). E l’accettazione da parte di Maria di questa vocazione sta a sua volta sotto il segno della grazia: donna “trasformata dalla grazia”, Maria è completamente definita dall’azione di Dio su di lei. Così, il suo essere a lode della gloria di Dio traspare dal suo divenire narrazione vivente delle meraviglie che in lei Dio ha operato.

La festa di oggi deve essere dunque l’occasione per contemplare Cristo generato dalla figlia di Sion, comunità del Signore da lui scelta prima della fondazione del mondo per essere “santa e immacolata al suo cospetto” (cf. Col 1,22). Maria ne è figura corporativa e unisce in sé la comunità della prima e della nuova alleanza: la Chiesa da Abele fino alla fine della storia, quella comunità di uomini e donne che lotta contro il serpente antico, quella stirpe che giungerà attraverso Gesù, figlio di Maria, a schiacciare per sempre la testa malefica e mortifera (cf. Gen 3,15). A Eva, madre dei viventi che con Adamo il terrestre aveva contraddetto la volontà del Signore, succede Maria, la donna nuova che, dicendo “Ecco la serva del Signore, mi avvenga secondo la sua Parola” (Lc 1,38), accetta che la volontà di Dio si compia in lei.

Sì, Maria è figura della Chiesa tutta santa, è la madre dei credenti: una donna così colmata dalla grazia di Dio da non avere ombra nel suo rapporto con Dio.  (Enzo Bianchi – http://www.monasterodibose.it)

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L’immagine: Marco Ivan Rupnik  –  Il volto di Maria Immacolata  – (Chiesa delle Suore Orsoline Figlie di Maria Immacolata, Verona – Dicembre 2006)

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