«Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno, e sederanno alla tavola del regno di Dio». È il banchetto escatologico già annunciato dai profeti (cf. Is 25,6-10; 66,18-21), aperto alle donne e agli uomini di tutta la terra. Gesù ha inaugurato questo banchetto nel sedersi a tavola insieme a pubblicani e peccatori (cf. Lc 7,34): con la sua pratica di umanità egli ha narrato che cos’è una vita salvata, una vita umanamente piena, capace di amare la terra e di servire Dio nella libertà e per amore. È al termine di questa vita che Gesù ha fatto risuonare per tutti la sua promessa: «Io preparo per voi un regno, perché mangiate e beviate alla mia tavola» (cf. Lc 22,29-30). Questa è la meta che ci attende: l’unica condizione richiesta per prendere parte alla gioiosa festa escatologica, al «banchetto delle nozze dell’Agnello» (Ap 19,9), è la bella lotta per vivere qui e ora come Gesù ha vissuto. (Enzo Bianchi)
San Marcello
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