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San Marcello

A Maria, in “pausa di rielaborazione”

A proposito della preghiera intitolata “La Passerella”.

Una decina di anni fa, in occasione di una riunione di lavoro, ho conosciuto e letto per la prima volta questa splendida preghiera.

Allora mi colpì molto per due motivi:

Primo per la sua profonda ma intensa semplicità;

Secondo per il contesto nel quale mi fu proposta quella riflessione -” il mio lavoro”…

… ma è tutta un’altra storia!

Non è anonima,  non ha un titolo;  è stata scritta da Odette Prèvost, una Piccola Sorella del Sacro Cuore,  una d

elle congregazioni della famiglia di Charles de Foucauld.

Nata a Oger – Francia – il 17 luglio 1932, Odette era un’insegnante alla scuola di Santa Teresa in Avize quando, nel 1953, scelse di andare con le Piccole Sorelle di Padre de Foucauld.

Trascorse diversi anni in Marocco e in Algeria, dove si lavorava per migliorare la vita delle donne attraverso l’alfabetizzazione, l’istruzione. In Algeria in particolare, partecipa agli scambi spirituali tra cristiani e musulmani, e proprio in queste occasioni incontrò

i monaci di Tibhirine (anche questa, purtroppo, è  un’altra storia).

Quando la vita delle suore fu minacciata a causa delle persecuzioni dei missionari in Algeria negli anni ‘90,  pur consapevole del pericolo che lei e le sue compagne correvano,  scelse di restare accanto ai suoi fratelli musulmani e cristiani.

Viveva ad Apreval, in una precarissima casa alla periferia di Algeri, con altre due religiose, Chantal e Anne-Marie.

La mattina del 10 novembre 1995,  mentre Odette e Chantal si recavano in chiesa per partecipare alla messa, uno sconosciuto, sceso da un’auto, sparò ripetutamente su di loro. Colpita in piena fronte, Odette morì sul colpo, mentre Chantal, pur gravemente ferita, sopravviverà. Su un foglietto che si portava addosso, al momento della morte, c’era scritto:

Vivi il giorno d’oggi, / Dio te lo dona, è tuo, / Vivilo in Lui. // Il giorno di domani è in mano a Dio, / non ti appartiene ancora. / Affidalo a Lui. // Il momento presente è una fragile passerella, / se tu la carichi dei rimpianti di ieri, / dell’inquietudine del domani, / la passerella cede e tu precipiti. // Il passato? Dio lo perdona. /L’avvenire? Dio te lo dona. /Vivi, dunque, il giorno d’oggi / in comunione con Lui.

Il 7 maggio 2000 a Roma fu eletta martire del 20° secolo, assieme ai Martiri d’Algeria (v.  i monaci di Tibhirine).

Ecco!

Dio parla a noi dagli eventi e persone, continua a parlarci attraverso la Piccola Sorella Odette. Il suo segreto?

Una totale ma discreta attenzione alle minoranze senza una dimensione, a quelli che hanno condiviso il suo viaggio.

Giorno dopo giorno, sempre con grande delicatezza, per affermare il diritto alla differenza. Con quella sua preghiera, lei ci ha svegliati, lei ci ha aiutato a guardare avanti con fiducia, pur pagando con la vita quella mattina di novembre del 1995.

Tonino D.

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