Anche questa volta eravamo tantissimi! Ogni volta che guardavo la strada che portava alla casa arrivavano macchine.
E’ stato con noi solo per la prima parte della giornata Vittorio Mirabile di Locorotondo. Lo ringraziamo perchè ha ritardato ad un impegno di famiglia per non rinunciare a quello preso con noi.
Inizialmente ci ha fatto ascoltare la canzone di Battiato “La cura” e ci ha detto che si pensa l’autore abbia voluto attribuire a Dio quelle parole. E poi ci ha chiesto a quale parabola si può ricollegare il prendersi cura di un’altro. Senza dubbi abbiamo risposto quella del buon Samaritano. Ci ha informato che il cardinale Tettamanzi ha effettuato una riscrittura di questa, molti lo sapevano già ma io no.
Nella nuova parabola il povero malcapitato è la famiglia, passa prima un sociologo, poi uno psicologo, entrambi non danno speranza per la sua ripresa. In seguito passa un prete, la sgrida e se ne va come gli altri due, infine passa Dio e si prende cura di lei.
La parabola termina con la domanda di cosa fare per ringraziare delle cure che ha ricevuto. La risposta di Vittorio è stata: ritrovare il senso di ciò che viviamo, non considerando Dio solo un dettaglio nelle nostre giornate piene di impegni, ma anche nelle celebrazioni, nei sacramenti. Dobbiamo farci prossimo di chi incontriamo e trasmettere la fede anche ai nostri figli, non solo con le parole, ma vivendola realmente.
La fede va curata giorno per giorno, perchè in caso contrario rischiamo di allontanarci da Dio senza accorgercene. La nostra è una giornata comunitaria, ma poi quando torniamo a casa dobbiamo portare nel quotidiano ciò che abbiamo vissuto e ascoltare anche chi non c’era.
Vittorio è stato molto bravo, ha detto in poco tempo cose importantissime, così ha lasciato spazio agli interventi che sono stati molto interessanti.
Abbiamo continuato dopo una pausa con la celebrazione dell’Eucarestia, è sempre emozionante viverla tutti insieme! E poi abbiamo vissuto ciò che abbiamo ascoltato nel Vangelo, abbiamo condiviso con gli altri ciò che avevamo.
In ultimo alcuni hanno giocato alla caccia al tesoro e altri sono andati all’Abbazia, mi è sembrato che stavamo così bene che non volevamo tornare a casa. Infatti siamo arrivati alle 20 alla processione del Corpus Domini.
Proprio un bel modo di concludere questa bella giornata!
Maria
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