da il Quotidiano Italiano
«Abbracciamo perché l’abbraccio è l’unico mezzo che abbiamo per poter cambiare le frequenze del pianeta. Siccome c’è troppa paura, troppa rabbia, troppa diffidenza, penso che l’abbraccio sia l’unico modo per abbattere questi muri». A parlare è Annalisa Zupo, organizzatrice di Abbracci Gratis, un gruppo nato quasi per caso nel novembre 2014, a Polignano. Ogni mese questi “abbracciatori seriali” scelgono una piazza, in una città della provincia, e abbracciano i passanti che vogliono farsi coinvolgere. Lo scopo? Un semplice atto di gentilezza disinteressata.
«Le reazioni sono varie e delle più disparate – continua Annalisa – La prima cosa che facciamo, solitamente è cercare lo sguardo, perchè il primo contatto è visivo. una volta che c’è il consenso visivo, le braccia si allargano e ci si va incontro. C’è quello che svia dal guardarci, c’è quello che scuote la testa e va via di spalle, non prendendosi nemmeno il tempo di vedere di cosa si tratta. Tanti però tornano indietro, dicendoci: “Scusa non avevo capito di cosa si trattava”, e tornano a dare un abbraccio».
La beneficità di un abbraccio è stata ampiamente dimostrata in passato, stimola nel corpo la produzione di endorfine e fa sentire meglio, se poi riesce nell’intento di moltiplicare il quoziente mondiale di gentilezza, be’, tanto meglio. Il prossimo 6 dicembre, il gruppo degli Abbracci Gratis sarà a Bari, in piazza del Ferrarese, alle 10.30. L’invito a tutti è quello di andare a prendere il vostro abbraccio e a regalarne almeno uno a vostra volta. Non importa se puzzate.
«Ci capita spesso di abbracciare i ciclisti, che sono fradici e sudati, ma non importa. Si va oltre l’aspetto, oltre l’odore. Sono secondi in cui la mente si annienta e si è anima contro anima, cuore contro cuore. In quell’abbraccio ci si perde e tu abbracci l’essenza di una persona, che non ha un profumo, che non ha un credo o una religione. Solo essenza».
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