Ieri ho visto l’incontro di preghiera con Papa Francesco organizzato dalla Comunità di S.Egidio: “Il grido della pace”.
I politici sembra non si preoccupino della situazione creatasi, gli unici che la sottolineano sono Mattarella e Papa Francesco con chi lo segue. C’erano i rappresentanti delle Chiese e Comunità cristiane e delle Religioni mondiali, ma anche tanti altri.
Hanno parlato della tratta delle persone e del loro sfruttamento, anche sessuale, a volte lo fanno pure per il traffico di organi. Bisogna vigilare per evitare che avvenga.
Un altro grande problema sono i carcerati in Libia, vengono torturati, hanno poco cibo e diverse donne anche violentate.
È intervenuto Papa Francesco che ha detto ancora una volta quanto sia dannosa l’indifferenza ed è fondamentale il dialogo; la guerra è la sconfitta della politica. Inoltre non bisogna assolutamente usare le armi atomiche. Infine ribadisce che la pace è un dono di Dio, ma deve essere accolta.
Possibile che solo Papa Francesco si accorge del pericolo che stiamo correndo continuando con il braccio di ferro e che è necessario il dialogo?
È salita sul palco una ragazza che ha chiesto di essere attenti al creato perché oggi l’uomo continua a danneggiarlo e soprattutto ha affermato che non si deve investire nelle armi ma in azioni per salvare l’ambiente.
Poi tutti hanno alzato il foglio con su scritto “Pace” ognuno nella propria lingua, è bello vedere tutti uniti per questa richiesta, dovrebbe essere più insistente in ogni nazione.
Speriamo che i governanti del mondo aprano i loro occhi e le orecchie a questo grido di PACE e riprendano a dialogare.
Maria
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