Il 13 febbraio siamo andati al concerto dell’Orchestra di chitarre “De Falla“, organizzato in collaborazione con l’associazione Amacuore per comprare un defibrillatore automatico.
Inizialmente temevamo potesse essere noioso un concerto di sole chitarre, senza voce, ma poi si è rivelato molto piacevole, perchè hanno suonato tutte le canzoni dei film più famosi. Inoltre negli intervalli c’era chi invitava alla riflessione sulla nostra vita.
Prima dell’ultima canzone la voce ci ha chiesto di metterci una mano sul cuore, perchè il suono faceva pensare proprio al battito e io ho notato che il signore accanto a me non l’ha fatto, poi ci ha invitato a chiudere gli occhi e quando li abbiamo riaperti a prenderci per mano. Il mio vicino dopo pochi secondi ha sottratto la sua e dopo avermela ridata perchè io l’ho guardato offrendogli la mia, l’ha ritirata e se n’è andato.
A me spesso viene in mente quella scena, sembrava fosse impaurito dal condividere un’emozione con chi gli stava accanto. Oggi molti vivono nel proprio individualismo e sono quasi spaventati dal conoscere gli altri, nel parlare con persone nuove. Io ne sono sempre affascinata, infatti proprio ieri mi è stata presentata una bella persona, con la quale abbiamo trascorso una gradevole serata.
Fortunatamente nella nostra comunità, alla base di ogni incontro c’è la condivisione, forse per questo piace.
Maria
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