Estate
Dopo mesi di sforzi e duro lavoro, giorni impegnativi e preoccupazioni, forse a volte eccessive, finalmente il caldo, se non proprio la vera afa, ha fatto capolino anche quest’anno. Chiudono le scuole, i negozi cambiano le vetrine, gli armadi si svuotano dei pesanti vestiti invernali per far spazio a costumi da bagno ed affini, mentre cambiano contemporaneamente anche i piani di ogni giorno tra mare, montagna, gite e giornate all’insegna dell’ozio o comunque di una maggiore calma.
Si trova spazio per la partita, l’uscita serale, per la cena in compagnia, insomma spazio per tutto. Eppure qualcosa manca all’appello… In questo tempo estivo, tempo di ricreazione, spesso, forse troppo spesso, ci dimentichiamo di una parte importante della nostra vita, Dio. Quella chiesa che nelle celebrazioni di Natale e Pasqua brulica di gente pian piano vede scemare il flusso di persone che entrano per dare spazio alla fede, perché tutti, un po’ spaventati dal caldo ed un po’ presi dalle mille attività estive, mettono in secondo piano la Comunità.
Eppure, qualcuno ricordava che il tempo dedicato a Dio e alla Comunità non dovrebbe essere tempo libero ma tempo liberato, non i rimasugli o i ritagli del nostro tempo ma tempo interamente dedicato a Lui. Perché a volte si crede di “dover” andare in Chiesa, mentre partecipare alla vita Cristiana dovrebbe essere un “bisogno” di tutti noi, perché in estate non si dovrebbe solo parlare di ricreazione intesa come pausa, neanche si dovesse fare un break, ma tempo di Ri – Creazione, una nuova creazione, un riscoprire l’essere “a Sua immagine e somiglianza”.
Riflettere veramente su quello che la fede ci insegna, sulla “buona novella” proclamata ogni giorno dal parroco, non deve significare chiudersi in Chiesa ed aspettare una risposta o una chiamata, perché anche se a noi sembra che molte volte Lui non faccia niente, a volte possiamo dirci che qualcosa l’ha fatto, ha fatto NOI. E noi possiamo diffondere la parola del Vangelo anche giocando con i bambini a pallone durante le 2 settimane di Giugno che quest’anno saranno dedicate ai ragazzi, un Grest, o durante i campi scuola che vedranno impegnati tutti i catechisti.
Per non parlare del corso di cinematografia, dei gruppi di volontariato e, naturalmente, della celebrazione Domenicale. Perché in realtà la Fede non va in vacanza, basta saperla ascoltare, ritrovare quella sete di “acqua viva” che è insita in tutti noi, ricordando che la nostra Comunità è APERTA per ferie.
Atish Andrea Rambaran
Immagine: Mirko Macari
Comments