Caro don Gi,
ieri sera sono uscita dalla chiesa e ho dato uno sguardo alla cassetta delle lettere che tu hai messo lì pronta ad accogliere le nostre voci e i nostri pensieri. Ogni volta che entro ed esco la guardo: mi sembra che stia lì a testimoniare l’accoglienza di questa comunità.
Tu hai ormai capito che la mia “cassetta delle lettere” è il web ma, come ho già avuto occasione di dirti, se le vie del Signore sono infinite, non vedo perché non possano essere anche digitali 🙂
Ieri sera ci hai chiesto di tornare a casa e rileggere il brano di Matteo ed io l’ho fatto. In un periodo così rumoroso, verbalmente violento, in cui tutti sembrano “tirare” il Signore da una parte e dall’altra per dimostrare di essere dalla parte giusta e di essere gli unici portatori di Verità, questo brano mi è sembrato un richiamo al pudore, al silenzio, alla coerenza, alla preghiera.
Per questo l’ho voluto riportare qui. Così chi vuole può tornare a leggerlo quando vuole in questo periodo penitenziale. Come un lume a segnare la strada. Per non perdere la via e il rispetto per l’Altro.
Maria Grazia
Immagine: Malex.org
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+ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 6,1-6.16-18) In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”.
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