Qualche settimana fa sentii un uomo dire: “Sono irrecuperabili!”, si riferiva ad una bravata che avevano fatto dei ragazzi. Io lo conosco e non credo l’abbia detto con cattiveria, secondo me lui si ritrova perfettamente nel comportamento di quei ragazzi, quando aveva la loro età faceva le stesse cose e oggi non è felice, quindi vuole metterli in guardia, non vuole che seguano la stessa strada. Ma voglio dirgli che questo non è il modo giusto di farlo, voglio raccontargli cosa è accaduto a Taranto:
Ruba in casa della catechista, si pente e confessa tutto al parroco, consegnandogli la refurtiva. Gli agenti della sezione volanti della Questura di Taranto sono intervenuti in una parrocchia del centro cittadino, su indicazione del sacerdote che pochi istanti prima, nel corso di una confessione, aveva appreso di un furto in casa di una donna impegnata come catechista.
Il ladro aveva anche consegnato al parroco tutti gli oggetti d’oro rubati il giorno prima, contenuti in una busta di plastica. Il religioso, dopo aver contattato la vittima ed essersi assicurato dell’avvenuto furto, mantenendo il vincolo del segreto della confessione e senza quindi rivelare l’identità del ladro pentito, ha segnalato l’episodio alla polizia. Giunti sul posto, gli agenti hanno recuperato la refurtiva e dopo aver proceduto a tutti i riscontri necessari, hanno consegnato i preziosi alla legittima proprietaria.
Quindi se ha deciso di cambiare vita un ladro, possono farlo anche dei ragazzi e poi loro stavano semplicemente divertendosi. Alla loro età è normale volerlo, l’importante è non danneggiare nessuno in questo.
Maria
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