A due anni dal Referendum, attraverso il quale 27 milioni di cittadine e cittadini, nel 2011, hanno detto no alla privatizzazione dei servizi pubblici e al profitto sull’acqua, si continua pagare il profitto sulle tariffe, l’acquedotto pugliese non è stato ripubblicizzato e il diritto umano all’acqua continua a essere violato: a chi non può pagare viene staccata la fornitura idrica! Insieme all’acqua continua lo sfruttamento degli altri beni comuni per interessi privati o di parte, a danno della collettività e dell’ambiente.
Così, per la prima volta in Italia, a 10 anni dal primo Manifesto dell’Acqua, il prof. Riccardo Petrella presenta il Nuovo Manifesto, rielaborato a partire dall’esperienza della grande mobilitazione dei cittadini per l’Acqua Pubblica – dalla Legge di Iniziativa Popolare al Referendum del 12 e 13 Giugno 2011 – fino ad oggi.
Martedì 21 maggio, da Bari – sede del più grande acquedotto d’Europa – Riccardo Petrella presenterà “Il Nuovo Manifesto dell’Acqua e degli altri Beni Comuni”. L’appuntamento è alle ore 17.00, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Bari (Via Camillo Rosalba, 53).
Interveranno: padre Ottavio Raimondo, missionario Comboniano e fondatore della EMI e
Federico Cuscito, Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune”.
Come disse Oscar Olivera, de la Coordinadora del Agua y la Vida, fra i protagonisti nel 2000 della prima guerra dell’acqua contro la privatizzazione in Bolivia (già ospite alla San Marcello nel dicembre 2009), la presa di coscienza deve essere collettiva, altrimenti non sarà!
Si tratta, dunque, di avviare una riflessione – che sia davvero collettiva – sulla concretizzazione e attuazione pratica di una visione che abbia al centro l’essere umano e il resto della natura e non il profitto.
Partecipa e invita a partecipare 🙂
Per ulteriori informazioni: segreteriareferendumacqua@gmail.com; http://www.lacquanonsivende.blogspot.com;
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