È un’espressione che contiene una forza sorprendente. Noi l’abbiamo sentita risuonare dal vivo. Non solo le nostre orecchie l’hanno sentita. Anche i nostri occhi hanno visto. Nel volto di un figlio, di un fratello, di un amico che abbiamo più volte chiamato familiarmente per nome. Francesco è il nome con cui possiamo riconoscere una vita donata per amore, donata con gioia. Un dono immenso da accogliere a braccia spalancate.
Con questo stupore, domenica 13 settembre 2015, nella parrocchia di santa Maria Veterana a Triggiano, abbiamo partecipato all’Ordinazione Sacerdotale di don Francesco. Anche la nostra comunità parrocchiale è in festa per un dono che Dio ha voluto farci. E il modo migliore per valorizzare un dono è raccogliere il riflesso di luce che lo circonda. Caro don Francesco, ci siamo anche con te!
Con la tua “Prima S. Messa” nella nostra Comunità di San Marcello, domenica 20 settembre, hai concluso questo mese che definiremo ” il mese dell’anno 2015″. Ti rivedo al momento della tua Ordinazione Sacerdotale, quando, ponendo le tue mani in quelle del Vescovo ordinante, hai compiuto il gesto di consegnare totalmente e definitivamente nelle mani del Signore e della Chiesa la tua vita. Certo, parlare di un giovane di 32 anni che viene ordinato sacerdote, è sempre difficile. Ogni sacerdote, anzitutto, è un Mistero che abita nel cuore di Dio, un mistero di amore e di elezione. Carissimo don Francesco, il tuo sacerdozio è sicuramente frutto della “Grazia di Dio” e della tua risposta alla chiamata dello Spinto Santo. Crediamo che il tuo “eccomi, sia fatta la Tua e non la mia volontà” sia nato in terra fertile e cresciuto con il prezioso contributo degli ambienti educativi che hai frequentato. Un lungo cammino alle spalle, iniziato quando eri ancora piccolo e coltivato nella tua famiglia innanzitutto, nella tua parrocchia, nella scuola, in seminario e in tutti gli ambienti ed esperienze che hanno contribuito alla formazione della tua personalità cristiana e sacerdotale. Ci sei arrivato sicuramente con tante attese, progetti e sogni, magari con molte domande, sicuramente emozione e trepidazione. Dalla tua Ordinazione la tua vita è cambiata, si caricherà di doni e di promesse, di sfide e di compiti… e di gioia…e di stupore… sì, resta stupito delle meraviglie di Dio. Ma il 13 settembre insieme al grandissimo dono del Sacramento dell’Ordine ti è stato fatto un altro enorme regalo: il tempo.
“Tu sei sacerdote in eterno”. È un versetto del Salmo 110 che ti ricorda che con l’Ordinazione Sacerdotale sei diventato prete a tutti gli effetti ma da quel giorno ti è stato dato tutto il tempo della tua vita per diventare prete! Giorno per giorno, minuto per minuto, appunto, in eterno. Che non vuol dire “una volta per sempre” ma “sempre, ogni volta!”. Sarà come quando uno diventa papà. Il giorno della nascita di suo figlio lui è papà a tutti gli effetti, eppure avrà una vita per “lavorarci sopra” e diventare, giorno per giorno, veramente padre. Saranno tante, don Francesco, le parole, le congratulazioni, gli auguri che hai sentito e sentirai ancora in questi giorni. Anche noi ci avviciniamo, in punta di piedi, anzitutto per esprimerti il nostro più sincero grazie per la generosa collaborazione, il grande aiuto e la sincera e schietta vicinanza che hai offerto in questi mesi e che continuerai ad offrire nella nostra comunità di San Marcello. Oltre al ringraziamento, vorremmo anche rivolgerti un augurio, uno fra i tanti che riceverai: da novello sacerdote, fresco di sudatissimi studi teologici. Ti auguriamo che la grazia del Signore accresca in te uno sguardo benevolo verso questo mondo. È vecchio, come si suol dire e ha tanti problemi e tanti difetti; c’è anche tanto male, è vero; ma è il mondo per il quale il Signore ha donato la sua vita. Semplici auguri, caro don Francesco, per dirti il nostro benvenuto non solo come vice Parroco ma come amico, come fratello all’interno della nostra Famiglia parrocchiale di San Marcello.
E per concludere, mi piace prendere a riferimento dagli scout un’attività. Durante la cerimonia della “Partenza” il momento in cui un rover-scout finisce il suo ciclo educativo e si appresta a fare delle scelte di vita e di servizio al prossimo, viene pronunciata una frase che ora ti voglio ricordare e dedicare.
Il Capo clan porge un’accetta con il manico in legno al giovane rover-scout con zaino in spalla, il quale ha già ricevuto in dono un Vangelo e una Corona del Rosario e a lui dice: “questo è il simbolo dell’energia con cui affronterai le avversità lungo il cammino. E se la strada non c’è … fattela”.
Caro don Francesco vai, fatti la tua strada e porta Cristo nel cuore della gente che incontrerai lungo il cammino.
Tonino Distaso
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