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  • San Marcello

Un regalo di compleanno un po’ diverso


Quest’anno per il mio compleanno ho voluto regalarmi due giorni al Monastero S.Magno di Fondi, ne avevo sentito parlare alla Fraternità di Romena ed era nata in me la curiosità di conoscere questo posto, ma soprattutto le persone che erano là. Naturalmente quando vai per la prima volta ti viene un po’ di ansia, ti chiedi se sarai capace di conoscere chi incontri, se loro saranno contenti e avranno voglia di socializzare. Ma tutte queste domande sono svanite quando ho ascoltato la voce e la disponibilità di Adele, mi ha assicurato che non avrei avuto problemi ad arrivare dalla stazione di Monte S.Biagio al Monastero perché sicuramente ci sarebbe stata lei o qualcun altro che mi avrebbe accompagnata.

Quando sono arrivata ho avuto giusto il tempo di prepararmi il letto e poi sono andata a messa, dove c’erano tante persone che poi sono tornate alle loro case. Quando sono andata in cucina ho trovato le ragazze scout di Frosinone 3, un allegro gruppo che mi ha allietato la serata. E poi sono state subito pronte a condividere la loro cena con me, inoltre ci siamo conosciute e raccontate le nostre esperienze. La mattina abbiamo fatto colazione insieme e recitato le lodi  e poi io sono andata a fare una lunga passeggiata. Al mio ritorno le ho trovate in cucina sempre molto accoglienti e abbiamo pranzato insieme.


Dopo la loro partenza sono arrivati Shawn e Lou, due simpatici uomini del Kansas, abbiamo cenato insieme e ci siamo raccontati un po’ di noi. Abbiamo fatto un sacco di risate, perché oltre ad essere dei tipi molto allegri, loro volevano parlare in italiano e io in inglese, entrambi per migliorare il proprio linguaggio.

Poi ho salutato anche loro e sono andata alla chiesa del paese per la celebrazione dell’Immacolata Concezione, ha celebrato don Francesco ed è stato bello vederlo ballare e cantare con i ragazzi dell’ACR, ma anche ascoltarlo. Ha detto che abbiamo bisogno di tornare allegri (anche le letture di questa domenica ce lo suggerivano), perché è una resistenza di fronte ai problemi, ai dolori, dobbiamo rispondere col sorriso. Il cristiano sa che ci sono i problemi ma risponde con l’amore e il sorriso, è capace in un momento di difficoltà di dire che è quello giusto per far nascere la vita, la speranza. Dovrebbe essere capace di alleggerire la vita degli altri e la propria e non lamentarsi perché non serve a niente. Il dolore è una collocazione provvisoria (come don Tonino Bello) , ma mi devo rimettere in gioco, devo dire di sì alla vita. Il cristiano dovrebbe essere il volto della gioia e della speranza. Inoltre ha suggerito di tornare a guardare il proprio compagno e i propri figli negli occhi, senza temere la tenerezza.


Infine ci ha detto di credere che nulla è impossibile a Dio e con l’inizio del Giubileo, lo vivremo veramente se sceglieremo una persona alla quale perdonare qualcosa, poi avremo un intero anno per farlo, ma dobbiamo prendere questa decisione.

Quando sono andata a salutarlo mi ha chiesto di tornare e io gli ho promesso che lo farò perché sono stata bene.

Grazie don Francesco e grazie a tutte le persone che ho incontrato

Maria

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