Questa è la frase che leggo negli ultimi giorni quando arrivo in chiesa, sul manifesto in bacheca. La mia casa, non soltanto Sua, ma anche nostra, perchè non ci sono solo le celebrazioni, ma per tutto ciò che viviamo in quelle stanze è come una seconda casa.
Ci viene chiesto di collaborare per la ristrutturazione dell’edificio nel quale è nata la nostra parrocchia; per questo, a differenza di quello nuovo, non sono mai stati fatti interventi di manutenzione. Qualche settimana fa sono caduti calcinacci dai parapetti e si notano crepe che si sono aperte in alcuni punti, inoltre la pavimentazione esterna è disconnessa e chi la percorre rischia di cadere.
E’ vero che questo non è un momento facile per tutti, ma a me piace ricordare che tante gocce messe insieme formano un oceano, quindi incominciando al più presto i lavori, un aiuto da parte di ognuno ci permetterà l’anno prossimo, quando festeggeremo i 50 anni della fondazione della nostra parrocchia di concludere la ristrutturazione.
Naturalmente oltre alla collaborazione economica accettiamo suggerimenti e partecipazione alle iniziative per reperire i fondi necessari. Sicuramente la fantasia non ci manca!
Maria
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